Scrivere sul web: la piramide capovolta

Scrivere sul web: la piramide capovolta

Scrivere per il web è completamente differente dallo scrivere per la carta stampata. Infatti, le persone non leggono il testo sul web come lo leggono su una pagina stampata, cioè da sinistra a destra e dall’inizio alla fine. Sul web, il testo viene esaminato velocemente in maniera incompleta, secondo i diversi modelli che abbiamo esaminato nei precedenti post (“F”, “Z”, ecc.).

Solo se l’argomento è di grande interesse, le persone leggeranno in maniera più approfondita, soffermandosi maggiormente sulle singole frasi.

 

Perchè sul web si legge in modo differente?

Per due motivi fondamentali. 

Innanzittutto, perchè molto spesso sul web si cercano specifici argomenti e, quindi, quando si arriva su una pagina web, la prima cosa che si fa è cercare di capire se corrisponde alle necessità informative dell’utente. Le persone sul web sono molto impazienti, vogliono risposte rapide: non desiderano leggere subito tutta la pagina, perché si sa che molto spesso le pagine non valgono il tempo speso per leggerle. Così, invece di passare del tempo su una pagina, gli utenti preferiscono esplorarla velocemente: si esaminano i titoli, i sottotitoli, gli elenchi puntati, le parole in grassetto … Se qualcosa ci attrae, se corrisponde a quello che stiamo cercando, ci immergiamo nella lettura.

Il secondo motivo è legato al fatto che i testi sullo schermo si leggono più lentamente di quelli su carta stampata; secondo alcuni studi, circa il 15-20% più lentamente. Perché?

Perché la risoluzione dello schermo di un PC è più bassa di quella della stampa e, quindi, i caratteri non sono perfettamente nitidi. Gli occhi si devono sforzare di compensare il testo non nitido e, quindi, si stancano più rapidamente di quando leggono un documento stampato. 

 

Rapida scansione del testo

Per capire rapidamente se la pagina web vale la pena di essere letta con attenzione e per evitare di affaticare troppo gli occhi, si scorre in fretta il testo sullo schermo, cercando parole chiave, frasi e paragrafi che possono essere importanti per chi legge.

Solo una bassa percentuale di persone va oltre la prima schermata che è inizialmente visibile sullo schermo del computer, sopra la piega (“above the fold”). Anche se è disposta a far scorrere la pagina, la maggior parte delle persone decide di farlo solo dopo aver visto la prima schermata. Di conseguenza, gli utenti, per cercare le informazioni di cui hanno bisogno, trascorrono l’80% del loro tempo nella prima schermata (sopra la piega della pagina), dedicando solo il 20% della loro attenzione al contenuto sotto la piega.  

Inoltre, quando esaminano tutta la pagina e cioè quando vanno anche “sotto la piega”, le persone si concentrano maggiormente sulla parte superiore della pagina; dedicano una minore attenzione alla parte centrale; e, infine, fanno un superficiale esame della parte finale, come si può osservare da questi due studi


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In ogni caso, sul web non si legge molto: secondo uno studio condotto da J. Nielsen, le persone leggono in media il 20% delle parole durante una visita media. 

 

La piramide capovolta 

Di conseguenza, scrivere sul web come ci è stato insegnato a scuola e come si fa nei testi accademici non va bene. Infatti, in questi casi s’inizia con un’introduzione, si prosegue con una dettagliata spiegazione e si finisce con le conclusioni, che sono spesso la parte più importante del testo. E’ il metodo che viene di solito rappresentato da una piramide: la base è costituita dalle premesse e la punta è rappresenta dalle conclusioni. 

Come si può facilmente capire, è un metodo che richiede molto impegno da parte del lettore, dato che presume una lettura costante dall’inizio alla fine del contenuto. Non va certamente bene per il lettore impaziente che naviga sul web. 

Come abbiamo visto, questo lettore ha bisogno di trovare subito l’informazione più importante, altrimenti si rischia di perderlo. E’ quindi molto più efficace il metodo utilizzato nel giornalismo e che prende il nome di “piramide capovolta” (“inverted pyramid”), perchè inverte il metodo tradizionale di scrittura (figura seguente).

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La scrittura a piramide capovolta è rappresentata visivamente da un triangolo, con la base posta in alto, che rappresenta il luogo dove si trova il contenuto più importante; al centro del triangolo si trovano le informazioni aggiuntive; infine, in basso, sono presenti le informazioni meno importanti, quelle che si potrebbero anche escludere, senza perdere nulla di importante. 

 

Perché questo metodo va bene per scrivere sul web? 

Chi legge sul web segue dei percorsi di lettura che manifestano la sua impazienza: vuole capire subito se il contenuto è di suo interesse e se vale la pena di essere letto. Di conseguenza, ha bisogno di farsi subito un’idea sul contenuto della pagina e tende quindi a concentrarsi soprattutto sui primi paragrafi. 

Nel metodo a “piramide capovolta” le informazioni sono presentate in ordine decrescente d’importanza, come se nella storia che si racconta l’informazione aggiuntiva serva in pratica per ampliare e rinforzare l’informazione principale, introdotta all’inzio del testo, e poi per concluderla (immagine seguente). 

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Di conseguenza, il lettore può:

  • arrivare immediatamente all’informazione principale, che è contenuta nei primi paragrafi del testo;
  • decidere subito se il testo vale la pena di essere letto, senza perdere tempo; 
  • interrompere la lettura in qualsiasi punto dell’articolo, senza perdere il messaggio principale.

Chi va avanti nella lettura ottiene più informazioni, ma chiunque ha letto le prime frasi del testo ha ricevuto l’idea principale che si vuole comunicare. A questo punto può decidere se continuare nella lettura o fermarsi: è stata infatti fornita l’informazione principale, una panoramica del contenuto e il contesto nel quale interpretare le successive informazioni.

Ad esempio, chi legge sul web seguendo il modello “F” o quello triangolare, spesso si concentra sulle prime frasi, come è evidenziato nell’immagine seguente. In questi casi, il lettore sarà avvantaggiato da una scrittura che segue il modello a “piramide capovolta”, perché ha subito le informazioni più importanti.

 
Inverted pyramid and F

Il lettore che vuole sapere di più andrà avanti, perché ha bisogno di maggiori risposte, vuole andare più in profondità, vuole avere più dettagli. Se è realmente interessato all’argomento leggerà tutto il contenuto. 

 

 

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