Come si legge sul web: il triangolo d’oro
Quando i visitatori arrivano su un sito, i loro occhi iniziano a guardare subito in alto verso sinistra, e poi si spostano rapidamente verso destra.
Lo confermano diversi studi eseguiti con la tecnica dell’eyetracking, che tiene conto di dove si sposta lo sguardo delle persone sullo schermo di un computer e che permette di elaborare questi risultati attraverso delle mappe termiche.
Una delle più importanti ricerche che ha documentato il movimento dello sguardo durante la visione di un pagina web è quella che prende il nome di “Eyetrack III”. In uno degli studi condotti nel corso dell’indagine – a cui sono state sottoposte 46 persone – gli occhi delle persone si focalizzano all’inzio in alto, sulla sinistra della pagina, e poi si spostano in basso, muovendosi verso destra. Solo dopo aver esaminato la parte superiore, si muovono verso il resto della pagina, come si può osservare nell’immagine seguente:
La stessa indagine ha proposto poi un grafico che riassume le aree della pagina web che attirano maggiormente l’attenzione delle persone:
Uno studio condotto da Yahoo ha verificato la validità di questi risultati: gli occhi vanno da sinistra a destra, spesso concentrandosi su un’area triangolare nella parte superiore sinistra. Nell’immagine seguente, le zone rosse e gialle rappresentano le aree dove gli occhi dei visitatori hanno speso la maggior parte del tempo (le X indicano i click del mouse).
L’esistenza di una scansione triangolare è stata confermata da un altro studio, condotto da Enquiro e Didit.com. E’ stata sottoposta a test una pagina di risultati di Google ed è risultato che la maggioranza delle persone soggette a test guardavano la pagina web in modo da evidenziare una forma triangolare – chiamata triangolo d’oro – come si può notare nell’immagine seguente:
Anche questo studio conferma che la parte più importante, soggetta a scansione, è quella posizionata in alto, che si estende poi in basso sulla parte sinistra dello schermo.
Uno studio condotto dal guru dell’usabilità, Jakob Nielsen, ha confermato che le persone spendono il 69% del loro tempo guardando la parte sinistra della pagina web e solo il 30% guardando la parte destra.
Questa modalità di visone è stata confermata anche in un altro famoso studio condotto da Nielsen su 232 persone, secondo il quale le persone guardano le pagine web seguendo uno schema a forma di “F”, come si può vedere nelle tre immagini seguenti (le aree rosse sono quelle maggiormente viste, seguite dalle gialle e dalle blu, le meno viste):
In questo studio, Nielsen ha verificato che i visitatori:
- iniziano a leggere le pagine web focalizzandosi prima sulla parte superiore sinistra;
- poi muovono gli occhi orizzontalmente verso destra, sempre nella parte superiore della pagina (questo movimento forma la prima striscia superiore della lettera “F”): quindi questo primo paragrafo sarà letto completamente;
- successivamente, spostano lo sguardo leggermente in basso, rivolgendosi verso sinistra e spostandosi subito dopo verso destra, con un secondo movimento orizzontale, che copre però un’area minore del primo spostamento; questo spostamento forma la seconda striscia della “F”, quella più bassa;
- infine, ritornano nella parte sinistra e guardano seguendo un movimento verticale verso il basso, che forma la parte finale della “F”.
Questa lettura a forma di “F” – tenendo anche conto che lo sguardo, quando si sposta sulla seconda striscia orizzontale, come già rilevato, compie un movimento orizzontale generalmente più breve di quello effettuato all’inizio con la prima striscia orizzontale – riflette quindi quella lettura a forma di triangolo che ho descritto prima, e ne conferma la validità.
Secondo Nielsen,
“gli occhi delle persone si muovono rapidamente lungo la pagina. Pochissimo tempo è dedicato ad ogni elemento della pagina. Di conseguenza, occorre essere brevi e concisi nel comunicare online. Le persone saltano tra le linee delle pagine e spesso si fissano su qualcosa, come le prime parole di un titolo, dedicandoci soli pochi secondi. La parte destra spesso non è vista dagli occhi. Le persone guardano le pagine dall’alto in basso, secondo un modello a “F”, scorrendo poche righe in alto – la prima più lunga della seconda – e poi vanno in basso , lungo la striscia verticale, per vedere se ci sono altre cose interessanti. Qualche volta seguono un modello a “E” ma, di solito, è un modello a “F”.
Altri studi hanno confermato l’esistenza di una lettura a forma di “F”. Ad esempio, lo studio condotto da Sav Shrestha e Kelsi Lenz su 20 persone ha raggiunto il seguente risultato:
Dallo studio risulta che le persone tendono a concentrarsi principalmente sull’inizio del testo, piuttosto che sulla fine; guardano maggiormente sulla sinistra; leggono soprattutto le prime righe, quasi trascurando le successive linee; seguono uno schema ad “F”.
Chi è arrivato prima?
A questo punto, ci si potrebbe chiedere: chi è arrivato prima? Cioè: il layout a “F” è stato ideato per rispondere più efficacemente al modo in cui le persone esaminano il contenuto dei siti? Oppure, i lettori esaminano le pagine web seguendo un modello a “F” perché molti siti sono stati progettati in questo modo?
Probabilmente, c’è una parte di verità in entrambe le domande: nella nostra cultura occidentale, le persone hanno sempre letto dall’alto in basso e da sinistra a destra; però, è anche verso che la prevalenza di siti con un layout a due colonne incoraggia certamente i visitatori ad esaminarli seguendo uno schema ad “F”.
Si può dire, comunque, che il modello a “F” è supportato dagli studi fin qui eseguiti e, sia che si voglia o che non si voglia aderire strettamente a questo tipo di layout, è importante almeno considerare come i visitatori reagirebbero al sito se essi preferiscono esaminarlo con un modello a “F”.
Conclusioni
Quali indicazioni possiamo ricavare da tutti questi studi? Eccoli, in sintesi:
- in genere, gli utenti non leggono il contenuto di una pagina completamente, parola dopo parola;
- bisogna essere concisi e sintetici nel trattare gli argomenti;
- dal momento che la parte destra della pagina, e quella più in basso, ricevono minore attenzione, occorre strutturare le pagine in modo che abbiano il contenuto più importante posizionato lungo il modello a “F”;
- i primi due paragrafi di testo devono evidenziare l’informazione più importante contenuta nel testo, dato che questa è la parte che verrà quasi sicuramente letta, e dato che molto difficilmente verranno lette tutte le parole della pagina;
- i paragrafi, i sottotitoli e i punti elenco che si trovano in basso, nella parte sinistra dello stelo della “F”, devono attrarre l’attenzione e coinvolgere il lettore già con le prime parole, dato che sono quelle più lette: la quarta parola di una linea di testo è meno letta delle prime tre parole;
- se si deve ricorrere a un menu verticale, è assolutamente necessario posizionarlo sulla sinistra, come viene fatto nel sito di Amazon (figura seguente):
- allontanarsi troppo dal layout convenzionale – che suggerisce un maggior interesse per la parte sinistra della pagina – può comportare un grande pericolo: gli utenti potrebbero non trovare quello che stanno ricercando dove si aspettano di trovarlo e, quindi, potrebbero andarsene delusi.
In conclusione, il layout a “F” funziona perché permette ai visitatori di prendere visione del contenuto in modo naturale, come essi sono abituati a fare, dall’alto in basso e da sinistra a destra. Naturalmente, i titoli e le immagini che si trovano lungo questo percorso di scansione devono essere interessanti e coinvolgenti.