Come si legge sul web: l’esplorazione del testo

Come si legge sul web: l’esplorazione del testo

Sul web le persone esplorano rapidamente la pagina, prima di decidere se continuare a leggerla o andare via. In questa esplorazione, le persone ricercano elementi visivi che forniscono informazioni sull’argomento della pagina: titoli, parole evidenziate, link, punti elenco.

E’ importante capire come le persone leggono sul web. Per tre motivi: 

  1. possiamo costruire i contenuti della pagina web in modo da rispettare queste modalità di lettura, favorendo così la lettura della pagina web; 
  2. possiamo collocare gli elementi di conversione nelle posizioni migliori, dove cioè di sicuro si concentrerà lo sguardo del lettore;
  3. possiamo di conseguenza convertire meglio i nostri visitatori. 

Ho già parlato in altri post dei modelli di lettura normalmente seguiti da chi legge sul web. Oggi vediamo di approfondire ulteriormente questo importante argomento. 

 

Sul web non si legge molto 

Di solito, le persone non leggono il testo sul web come lo leggono su una pagina stampata, cioè da sinistra a destra e dall’inizio alla fine, parola dopo parola. 

Sul web, il testo viene esaminato velocemente in maniera incompleta, osservando singole parole in maniera spesso casuale, piuttosto che intere linee di testo. Solo se l’argomento si dimostra di grande interesse, le persone inizieranno a leggerlo in maniera più approfondita, soffermandosi maggiormente sulle singole frasi.

 

Perché sul web si legge in maniera differente dalla carta stampata?

Per due motivi fondamentali. 

Primo motivo

I testi sullo schermo si leggono più lentamente di quelli su carta stampata; secondo alcuni studi, circa il 15-20% più lentamente. Perché?

Perché la risoluzione dello schermo di un PC è più bassa di quella della stampa e, quindi, i caratteri non sono perfettamente nitidi. Gli occhi si devono sforzare di compensare il testo non nitido e, quindi, si stancano più rapidamente di quando leggono un documento stampato.

Di conseguenza, si cerca di leggere il meno possibile perché gli occhi si affaticano in fretta. 

 

Secondo motivo

Le persone che arrivano sul sito tramite i motori di ricerca sono di solito concentrate su uno specifico argomento. Il loro intento è quindi quello di leggere qualcosa collegato all’argomento ricercato e poi andare subito via. 

Quindi, quando arrivano su una pagina web, la prima cosa che fanno è cercare di capire se corrisponde alle proprie aspettative se è pertinente con quello che stanno cercando. Non desiderano leggere subito tutta la pagina perché sanno che:

  • molto spesso le pagine web non valgono il tempo speso per leggerle; 
  • è molto più efficiente scorrere la pagina piuttosto che leggerla: se cercassero di leggere tutto quello che c’è su una pagina web si impantanerebbero rapidamente e non avrebbero tempo per andare a visitare altri siti. 

Per questi principali motivi, sul web non si legge molto: secondo uno studio condotto da J. Nielsen, le persone leggono in media il 20% delle parole presenti su una pagina durante una visita media. 

  

2. Sul web si esplora il testo

Quindi, sul web, le persone non leggono le pagine web parola dopo parola, muovendosi da sinistra a destra e dall’alto verso il basso. Gli utenti preferiscono esplorarle velocemente, spesso saltando da una parola all’altra, senza un preciso ordine: l’obiettivo è quello di evitare che la fatica di leggere tutto il testo si traduca in un inutile perdita di tempo. Nella figura seguente si può osservare come lo sguardo dell’utente (evidenziate dai cerchietti blu) si soffermi solo su alcune parole del testo, ignorandone la maggior parte. 

 

Scan not read

Questa esplorazione serve ai visitatori per capire, in pochi secondi, se restare sulla pagina ed approfondire la lettura, o se andarsene per visitare un altro sito. Per risparmiare tempo, i visitatori cercano di cogliere ogni segnale, ogni traccia visiva che faccia capire subito se sono arrivati sulla pagina giusta. Sono perciò attratti da tutti gli elementi visibili che si staccano dal testo – come titoli, parole evidenziate, elenchi puntati, ecc. – con la speranza che possono orientarli nella comprensione dell’argomento. 

Se, ad esempio, l’argomento a cui sono interessate è “sistemi di coibentazione”, cercheranno queste parole all’interno della pagina. Per poter rintracciare subito queste parole, le cercheranno dove possono essere subito facilmente visibili: titoli, parole evidenziate, ecc. Quando non trovano questi elementi visivi probabilmente non continueranno ad esplorarla ma l’abbandoneranno rapidamente. Come si può vedere nella fig. seguente, le persone hanno letto solo le prime righe di questo lungo blocco di testo e poi sono andate via, non avendo visto nulla di particolare che potesse attirare la loro attenzione. 

 

Wall of text

Oppure – come si può vedere nella fig. seguente – le persone hanno vagato sulla pagina alla ricerca di qualche indizio utile.

 

Spotted pattern site

Invece, se la pagina in cui si arriva presenta dei titoli, dei punti elenco, delle sezioni ben distinte e non dei lunghi blocchi di testo, allora lo sguardo trova dei punti naturali ed evidenti dove soffermarsi per cercare indizi sulla pertinenza del testo rispetto a quello che si sta cercando (fig. seguente). 

 

Pagina lunga

 

Tra gli elementi, che attraggono lo sguardo delle persone quando esplorano una pagina web e che sono ricercati perché forniscono un indizio sul contenuto del testo, ricordo i principli: 

  • titolo della pagina e sottotitoli
  • parole scritte in grassetto 
  • parole sottolineate (come possono essere i link)
  • parole con un colore diverso da quello del testo 
  • punti elenco.

Le parole che stanno vicine a questi elementi godono anch’esse dell’effetto di attrazione. 

Esaminerò questi elementi nel prossimo post.

 

 

 

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