Come collegare l’email alla landing page
Di solito, per arrivare su una Landing page, occorre cliccare su un link presente in una pagina del sito web o in un’email. In quest’ultimo caso, si potrebbe avere una situazione come quella ben rappresentata in quest’esempio:
In questa email, le possibilità di arrivare alla Landing page sono ben quattro: tre link diretti (Facebook Timeline for business, Get the Facebook Timeline Ebook, Download the guide today to learn more) e uno ottenuto cliccando sull’immagine dell’ebook. Quest’abbondanza di alternative è corretta, perché generalmente devono essere presenti più link: il lettore ha bisogno di diversi stimoli prima di compiere l’azione desiderata (cliccare sul link), in modo da percepire come necessario e urgente avere l’ebook.
L’email deve attrarre l’attenzione e motivare all’azione (cliccare sul link che rimanda alla landing page) in pochi secondi, altrimenti viene cestinata. Per questo motivo, occorre che:
- il mittente (che è un elemento critico di grande importanza) sia sempre lo stesso e sia facilmente riconoscibile: quindi, occorre evitare di utilizzare dei nomi di persone che i lead non conoscono; molto meglio in questo caso utilizzare il nome dell’azienda, mentre occorre evitare assolutamente l’indirizzo e-mail;
- l’oggetto non sia generico e includa nelle prime parole le informazioni più importanti e l’offerta proposta (webinar, white paper, ecc.);
- il testo dell’e-mail sia breve, non più di 100/150 parole: una buona prova consiste nell’inviarsi la bozza dell’e-mail sul cellulare per vedere l’effetto che si ottiene;
- non ci siano ostacoli dovuti ad immagini lente da scaricare;
- non ci siano troppe scelte da fare: un’offerta basta, non si deve esagerare proponendo troppe offerte e creando confusione nella testa del lettore;
- il lay-out delle email sia sempre uguale, per favorire la rapida riconoscibilità.
Un modo molto efficace per attirare l’attenzione si realizza quando l’email contiene degli elementi che coinvolgano anche emotivamente il lettore. In questo senso, un elemento molto forte è costituito dall’utilizzo delle vignette (cartoon), come abbiamo visto in un precedente post.
Se leggete qualche giornale che pubblica quotidianamente delle vignette, vi sarete resi conto che la vostra attenzione si dirige quasi subito sulla vignetta, che ha un forte potere nel “catturare” il vostro sguardo. Lo stesso accade quando la vignetta è presente in un’email.
In questo caso, non solo la vignetta facilita la lettura dell’email, ma favorisce il coinvolgimento del lettore. Per massimizzare i risultati, occorre che le vignette siano divertenti e focalizzate su chi le vede, sulla sua identità, non sull’azienda che le invia o sui suoi prodotti.
L’email che abbiamo visto all’inizio del post ha dei link che conducono alla seguente Landing page.
Come si può notare, la Landing page ha un’impostazione molto simile all’email, è di facile lettura e contiene tutti gli elementi di un’eccellente Landing page:
- un titolo che descrive l’offerta proposta;
- un testo che spiega l’offerta;
- utilizzo di punti elenco nel testo, in modo da facilitare la lettura;
- un’immagine;
- i link di condivisione sui principali social networking;
- il modulo di richiesta.
Per scaricare l’ebook, bisogna cliccare sul pulsante in basso a destra (“Download Now!”).
L’email e la Landing page che abbiamo utilizzato sono un ottimo esempio del collegamento che deve esistere tra questi due elementi.
Un pensiero su “Come collegare l’email alla landing page”
Hubspot docet!
Ho una sola obiezione circa la lunghezza del testo. Certamente un testo breve è più leggibile, tuttavia una buona formattazione del contenuto può consentire di raggiungere un numero di battute maggiori rispetto a quelle che hai indato.
Personalmente rimango dell’idea che sia meglio indicare al copy di scrivere un testo efficace e ben formattato piuttosto che indicarne la lunghezza massima. A maggior ragione quando la call to action è above the fold come nell’esempio di Hubspot.
I commenti sono chiusi.